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RSI rassegna stampa 13.01.10 pdf
RSI Lostallo, cresce l'opposizione.pdf
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Lostallo, sale il malcontento. Assemblea comunale urlata sui residui dell'inceneritore
20 nov 2009 05:00 | Ticino e Regioni / Politica
Lancio di un articolo sul sito online del CdT e apparso a firma Diem sul Corriere del Ticino del 20 nov.2009
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PRIMA NOTIZIA CONCERNENTE IL VAGLIATORE TRAMITE STAMPA (sic.) - sul Corriere del Ticino del 2 gennaio 2009
CDT venerdì 2 gennaio 2009.pdf
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Scorie, timori e critiche - (Diem) Corriere del Ticino del 23 aprile 2009
Scorie, timori e critiche (Diem).pdf
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Dubbi e critiche alla CRER per la gestione della discarica di Sorte - La Voce delle Valli, San Bernardino e Moesano online (Lino Succetti)
Dubbi e critiche alla CRER per la gestio
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ARTICOLO OPPOSIZIONI - La Regione, 6 maggio 2009 (DELDA)
article6 Sorte Regione 6.5.2009.pdf
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ARTICOLO OPPOSIZIONI - Corriere del Ticino, 7 maggio 2009 Diem
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ARTICOLO OPPOSIZIONI - La Voce delle Valli, San Bernardino e Moesano online (Lino Succetti)
Sorte- opposizioni al demetalizzatore.pd
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Demetalizzatore scorie, preavviso favorevole del Municipio di Lostallo (Diem CdT 18.07.2009)
Preavviso favorevole del Municipio di Lo
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Foto Li. aprile 2009
Foto Li. aprile 2009

Sorte, opposizioni contro il vagliatore delle scorie. Ora preoccupano le ceneri.

Le preoccupazioni degli abitanti di Lostallo contrari al deposito di 136 mila tonnellate di residui dell’impianto rifiuti di Giubiasco si sono ora concretamente trasformate in una decina di opposizioni ufficiali. Altri avrebbero voluto inoltrare la loro opposizione ma, per varie ragioni non l'hanno potuto fare, pur condividendo gli intenti dei ricorrenti. Purtroppo le opposizioni riguardano solo la domanda di costruzione per la posa nella discarica ‘Tecc Bianch’ a Sorte del vagliatore per separare i metalli riciclabili dalle scorie prodotte dal termovalorizzatore di Giubiasco. Per il resto (ceneri tossiche che dicono lavate) e deposito stesso deciso dalla politica di non informazione della CRER, bisognerà valutare se e come gli accordi CRER-ACR possano ancora  essere  buttati all'aria per falle giuridiche causa inadempienze statutarie. Dalle prime valutazioni la contestazione principale dovrebbe riguardare il mancato rispetto da parte della CRER dello statuto, dove recita che il suo scopo «è la raccolta e l’eliminazione dei rifiuti nei Comuni del Moesano» senza accennare alla messa a disposizione della sua discarica per soddisfare le esigenze del Ticino. Prossimamente potrebbe pure essere lanciata a Lostallo una petizione per sottolineare il dissenso della cittadinanza nei confronti delle scelte e della mancata trasparenza della CRER, decisioni sulle quali la popolazione che più sarà toccata non ha mai avuto l’occasione di esprimersi.

Le opposizioni :

Tornando alle opposizioni inoltrate contro la costruzione del demetalizzatore o vagliatore, tutte quelle che abbiamo potuto visionare, riprendendono in gran parte gli argomenti già sollevati durante la serata pubblica del 21 aprile finalmente organizzata dalla CRER dopo molte insistenze nella palestra di Lostallo e avanzano molti dubbi sull’attendibilità delle rassicurazioni contenute nell’esame d’impatto ambientale commissionato dalla CRER stessa. Rivendicano che l’autorità si faccia garante della qualità di vita, della salute e del valore delle proprietà soprattutto dei cittadini della frazione di Sorte che abitano a circa 500 metri dalla discarica. Temono fortemente le immissioni generate dai trasporti su gomma, dal processo di demetallizzazione e dal deposito delle scorie e delle ceneri ritenute pericolose.

Alcune lamentano la mancanza nell’incarto di taluni elementi necessari per la valutazione complessiva del progetto e dei suoi effetti.

A tal proposito, ecco alcuni stralci (per limite di spazio sulla stampa) delle principali contestazioni contenute nelle opposizioni inoltrate, che si basano solo su punti pertinenti la vagliatura delle scorie, con riferimento al Rapporto d’impatto ambientale (RIA) - "Indagine preliminare” della Planidea S.A., Marzo 2009 e contengono pure alcune altre considerazioni di carattere generale sul progetto, sulla base di autorevoli referenze.

Le opposizioni si basano sugli aspetti più rilevanti a lungo termine per la salute della popolazione e l’ambiente circostante l’ubicazione prevista per l’impianto, salute che è un bene pubblico che va salvaguardato anche a discapito di beni economici.

Immissioni di polveri e rumori in particolare

La preoccupazione maggiore è che "in fase d’esercizio vi sono delle immissioni prodotte dall’impianto e dalla lavorazione: polveri e rumori in particolare”.

Nello studio d’impatto ambientale è menzionato che i provvedimenti mirati contribuiranno a contenere la dispersione di polvere. In particolare non sono però abbastanza considerati fattori rilevanti per la dispersione delle polveri o di altre sostanze come ad esempio la velocità e la direzione del vento, possibili turbolenze dovute a particolari periodi stagionali, alla conformazione del terreno, l’umidità dell’aria, l’umidità delle scorie, la dimensione media e la massa media delle particelle, la conformazione geografica dell’ambiente circostante.

Perché vagliare le scorie a Lostallo e non come logica vorrebbe a Giubiasco?

Nelle opposizioni si domanda perché la variante di ubicare l'impianto di vagliatura direttamente a Giubiasco nei pressi dell’impianto di termovalorizzazione (inceneritore) non è stata presa in considerazione nel rapporto e non è attuata come logica vorrebbe evitando pure un inutile trasporto a Lostallo di 13'000 tonnellate di metalli frammisti alle scorie per poi doverli ancora prelevare e trasportare da Lostallo come metalli da riammettere sul mercato.

Contenimento delle polveri

Il processo di vagliatura include operazioni che possono causare una forte dispersione di polveri. Nello studio si specifica che quale misura atta al contenimento delle polveri potenzialmente generate dai depositi dei metalli vagliati saranno posti nebulizzatori.

Per evitare un inquinamento eccessivo di acque pulite e per ottenere un buon rendimento dell’impianto sarà nebulizzato un quantitativo minimo di acqua nei periodi di necessità e quindi si tratta di considerazioni unicamente qualitative e non quantitative. Nello studio non è specificata l’efficacia effettiva di contenimento delle polveri dei nebulizzatori, rispettivamente quali immissioni e/o emissioni di polveri residue e di sostanze nocive sono da prevedere anche con l’impiego dei nebulizzatori.

Non si specifica neppure quanti nebulizzatori saranno necessari, e quanta acqua sarà necessaria al loro funzionamento e da dove sarà attinta. (A Sorte è proverbiale la scarsità o addirittura la mancanza di acqua specialmente nei periodi più caldi e ventosi).

Controlli in discarica

Dallo studio non si capisce bene come sarà verificata, da chi e con quali competenze l'immissione di polveri fini e altre sostanze nocive nell’ambiente circostante in fase d’esercizio.

Forte preoccupazione per le ceneri

Nelle opposizioni vengono pure  elencate altre considerazioni di carattere generale, in conformità a referenze scientifiche, come ulteriori motivazioni del ricorso (vedi sito internet).

Gli oppositori richiedono pure di valutare con una perizia neutra, (costo e commissionata da chi ? dal Comune di Lostallo nell’interesse della salute dei propri cittadini?) conglobando anche le ceneri che sono la parte più problematica dell’intera operazione, logicamente non prese in considerazione nel rapporto d’impatto ambientale (RIA) relativo al solo vagliatore. Questa controperizia neutra dovrebbe analizzare dettagliatamente quali sostanze nocive alla popolazione e in che concentrazione saranno contenute nelle scorie da trattare e nelle ceneri da poi amalgamare (altra operazione problematica e per le ragioni precedentemente dette non è contemplata nel RIA) e deporre in discarica.

Problemi causati dal trasporto delle ceneri

La perizia servirebbe a conglobare nello studio le ceneri e a valutare meglio quali sono i pericoli di diffusione delle sostanze in esse contenute e molto pericolose per la popolazione, considerando l’estrema vicinanza di abitazioni all’ubicazione prevista per l’impianto e la possibilità d’inquinamento tramite il trasporto lungo le strade nelle immediate vicinanze della discarica e attraverso il paese di Lostallo. Durante il trasporto delle scorie da Giubiasco a Lostallo-Sorte fino alla consegna delle scorie da vagliare si prevede di utilizzare degli autocarri speciali.È ragionevole prevedere che durante il viaggio e nei pressi dell’impianto, ma anche finché le scorie si trovano sugli autocarri durante la fase di scarico delle scorie dagli autocarri agli impianti, lungo le strade in prossimità della discarica e lungo la strada principale in centro paese, vi possa essere una dispersione di polveri fini o di altre sostanze nocive che come è risaputo impegnano fortemente i profili dei pneumatici delle ruote degli automezzi. Ciò nonostante l’accennato (almeno genericamente e senza nessun progetto dettagliato che doveva probabilmente essere oggetto di una specifica domanda di costruzione non inoltrata) impianto di lavaggio delle ruote.

Considerazioni finali:

Nel contesto pianificatorio generale la discarica del Tecc Bianch è stata assunta dal Piano direttore cantonale (PDC200) quale discarica reattore e discarica per materiali inerti (oggetto nr. 604). A livello locale la discarica è inserita nel piano regolatore del comune di Lostallo. La zona è stata autorizzata a discarica secondo le diverse licenze edilizie rilasciate dal Comune di Lostallo per degli scopi ben precisi che esulano però dagli accordi tra CRER e ACR, per di più stipulati all’insaputa della popolazione di Lostallo e della frazione di Sorte.

Danno d’immagine, ambientale e finanziario causato all’abitato di Sorte dalla CRER

Altro problema avanzato in alcuni ricorsi è il danno d’immagine, ambientale e in ultima analisi anche finanziario causato dai previsti depositi di materiali residui (ceneri e scorie) provenienti dal termovalorizzatore (inceneritore) di Giubiasco alle proprietà (terreni e immobili) situati specialmente a Sorte nelle immediate adiacenze della discarica CRER. Questo sarà però motivo per intentare, se il tutto sarà realizzato, una causa collettiva di risarcimento per danno ambientale in sede civile contro la CRER e di conseguenza dei Comuni che ne fanno parte, responsabili della eventuale realizzazione del deposito. (Il Cantone con le sue procedure d’ufficio non potrà essere coinvolto perché se ne lava le mani premunendosi da ogni eventuale responsabilità in un apposito capoverso della sua procedura d’ufficio). Nella scellerata ipotesi che i depositi dei residui del termovalorizzatore (inceneritore) di Giubiasco nella discarica regionale CRER di Sorte siano attuati, l’obiettivo sarà di ottenere un adeguato risarcimento per il deprezzamento del valore degli immobili (in casi analoghi, raccolte le relative perizie, si parla di valori attorno al 30 %) rispetto al valore di mercato.

Lino Succetti - Lostallo - Sorte